Cari fratelli e sorelle! IO SONO ADAMA!
Oggi commenteremo il capitolo 11 del libro III di Telos.
In questo capitolo, Aurelia si interroga sulle tasse nel suo mondo. È un argomento molto interessante di cui potrei parlare a lungo. Ma lo riassumerò perché l’apertura della vostra coscienza e la crescita avverranno con il tempo.
Il vostro mondo è stato costruito su una base non paritaria. Non c’è una divisione equa. Tutti hanno tutto? No. E chi è a capo di tutto questo, chi definisce com’è il vostro mondo, o meglio chi ha definito come sarebbe stato questo mondo? Coloro che detengono il maggior potere sul pianeta; coloro che hanno creato tutta questa vita di Terza Dimensione e la disuguaglianza su questo pianeta.
Direi che al momento non c’è molto da cambiare. La coscienza collettiva del pianeta deve cambiare, ognuno deve smettere di guardare solo a se stesso e guardare a ciò che lo circonda, smettere di dire “io” e iniziare a dire “noi”.
Nel mondo dell’uguaglianza non esiste l’io, ma una parte del Tutto. Siamo tutti uno. Quindi, per ogni cosa che faccio, sono pienamente consapevole di ciò che si riverbera nel Tutto. Così impariamo a riverberare ciò che è Luce, ciò che è uguaglianza, ciò che è Amore. Non c’è spazio per pensare diversamente. Non c’è spazio per agire in altro modo. Perché abbiamo imparato che siamo un Tutto e che tutti insieme è meglio di uno.
È qui che l’umanità ha perso la strada. L’umanità ha iniziato a guardare solo a “me”. “Ciò che conta sono io, il resto non ha nulla a che fare con me”. Questo è il grande errore, perché il resto costituirà il vostro ambiente, il resto vi darà qualcosa da mangiare, il resto vi darà un lavoro, il resto vi darà condizioni di vita.
Molti pensano: “No, io non dipendo da nessuno”. Molto bene. Allora immaginatevi in un mondo solitario dove ci siete solo voi. Dovete fare tutto voi. Dovrete aspettare che quello che avete piantato oggi spunti per essere mangiato.
Devi costruire la tua casa. Dovrai ripararti in questo tuo mondo dagli animali feroci. Sareste in grado di fare tutto questo da soli, in un batter d’occhio, o passereste attraverso la fame, il freddo e la paura finché tutto ciò che vi circonda non sarà di vostro gradimento?
Capite che non siete stati messi al mondo da soli, ma come parte di un grande Tutto. Quindi tutti devono aiutarsi a vicenda. Ognuno con le proprie capacità. Non pensate che nella Quinta Dimensione farete tutto voi. No. Le forme rimangono le stesse; ognuno ha un’abilità, ogni anima ha un’abilità. Solo che i nostri scambi sono intensi, piacevoli e felici, perché tutti lavoriamo sapendo che stiamo sviluppando il Tutto.
Non sto lavorando per me stesso, non sto lavorando per il mio benessere, sto lavorando per il benessere del Tutto. Si tratta quindi di un grande cambiamento di coscienza che deve avvenire nell’umanità. Si guarda solo a me, alla mia casa, alla mia famiglia, alla mia tavola, al mio cibo. Mentre tanti altri non hanno casa, né cibo, né famiglia.
Molti di voi potrebbero dire: “Beh, questo è il viaggio dell’anima!”. È vero. Sono completamente d’accordo, ma perché il viaggio di un fratello è nel bisogno, tu lo lascerai morire perché questa è la sua lezione? O non c’è una lezione per coloro che li circondano per fare qualcosa? Nessuna cosa è libera. Nessuno è separato dal Tutto. Pensate in questo modo.
Così, su questo pianeta, c’è chi ha l’abbondanza e la butta via, e c’è chi muore perché non ha nulla. È questo il Tutto, è questo pensare al Tutto? No, questo è pensare a “me”. “Io sono ricco. Non ho niente a che fare con chi è povero”. Ci sono molti ricchi che si occupano dei poveri e fanno la loro parte. Nessuno viene condannato perché è ricco. La condanna deriva da come si usa la propria ricchezza.
Non guardate chi ha un po’ di più con disprezzo o rabbia, perché chi ha un po’ di più ha fatto la sua strada per ricevere l’abbondanza che gli spetta, che è un diritto di tutti. Tutti voi avete la vostra parte di abbondanza, dovete solo essere in grado di seguire il percorso per riceverla. Ma voi siete avidi, siete spesso avari, e questo taglia la quota di abbondanza. Il rubinetto si chiude.
Ora, se aprite il vostro cuore, se condividete, se vi preoccupate del Tutto, il rubinetto si apre e si apre abbondantemente. E rimarrà aperto finché avrete un cuore puro e userete la vostra ricchezza non solo per voi stessi, ma anche per aiutare il Tutto.
Questo è il grande problema dell’umanità: ci si lamenta di tutto. Ma cosa fate per cambiare? Vi sedete e dite: “No, non sono niente, non ho la forza di cambiare niente”. Ed ecco il mondo che avete creato. Siete stati voi a creare questo mondo. Non date la colpa a chi ha messo il male sul tavolo. Siete andati lì e avete consumato quel male. Di chi è la colpa? Chi ha compiuto la prima azione di andare lì e consumarlo?
Smettete di pensare di aver subito un torto da ciò che vi accade. La vecchia frase: Si raccoglie ciò che si semina, non ha mai smesso di esistere. E oggi state raccogliendo ciò che avete seminato. Se Gaia ha dovuto modificare molte cose per la sua trasformazione, è perché voi l’avete modificata per primi. Comprendetelo. Non c’è punizione, c’è ritorno, perché questa è una Legge Universale: Tutta l’energia che emettete vi tornerà indietro. Non è Dio, non siamo noi a restituirvi tutto il male che fate.
Voi lo fate e vi ritorna indietro. Semplice, semplice. Quindi, se vi lamentate che ci sono le tasse, se vi lamentate che niente è giusto, se vi lamentate di tutto, cosa fate? Attirate altre cose simili. Finché l’umanità se ne starà seduta a lamentarsi di tutto, i fatti negativi non faranno che aumentare, perché tutti si concentrano su di essi. Nessuno si concentra sul positivo.
Quindi, finché non imparerete a non dare valore al male e a essere grati, molto grati per tutto ciò che ricevete, non cambierà nulla. Perché vi lamentate per il 99% del giorno e, così facendo, attirate solo altri problemi, mai soluzioni. Non si può guardare a nulla con occhi grati. Se non c’è abbastanza cibo nel vostro piatto, ricordate: c’è qualcuno che non ha niente da mangiare nel suo piatto. Se la vostra casa è brutta o malandata, ricordate: c’è qualcuno là fuori che è senza casa.
Non pensare a te stesso come a colui che ha sbagliato, come a colui che non ha nulla perché Dio Padre/Madre ha dimenticato. No. Quello che state vivendo oggi è il frutto di ciò che avete seminato; oggi, in questa incarnazione o in tempi passati, non importa. Siete di fronte a una grande lezione. E finché non la imparerete, continuerà a darvi fastidio sempre di più.
Quindi, fratelli miei, la via da seguire non è pensare che tutto sia ingiusto. La strada è cambiare. La strada è cambiare le vostre coscienze, ma non con la forza, non con l’intolleranza, ma con l’Amore. Ognuno fa la sua parte. Ognuno si rende conto che ciò che fa non è più importante di ciò che fa l’altro. Molte persone pensano che, avendo un po’ più di istruzione, siano superiori a chi non ha nulla. Invece di guardare a coloro che non hanno avuto la possibilità di avere qualcosa e aiutarli a farlo. Non pensate di essere superiori a loro.
Forse la vostra missione è mostrare la strada a chi non l’ha mai trovata. Ma voi non la pensate così. Vi ponete come superiori, su un piedistallo, e chi è sotto di voi è inutile, insignificante. Quindi, finché l’umanità si guarderà in questo modo, soffrirete molto, perché lo state seminando. E ognuno di voi, prima o poi, riceverà la sua parte in cambio.
Cambiate le vostre coscienze e il vostro mondo cambierà. “Ah, ma c’è ancora tempo per cambiare?”. Certo che c’è. Più si sale, più si cambia, più la trasformazione sarà morbida. Più guardate al negativo, più guardate all’ingiustizia, più difficile sarà la trasformazione.
Dovete percorrere il sentiero dell’Amore, fratelli e sorelle. E il sentiero dell’Amore non ha giudizi, non ha ingiustizie, non ha superiorità o inferiorità, tutti sono uguali. Non importa dove vivete, non importa quanto siete istruiti, non importa affatto. Tutti sono uguali. Non c’è nessuno superiore a nessun altro.
Il giorno in cui vi renderete conto di questo, wow, sarebbe un miracolo, perché otterreste così tanto e tutto sarebbe meraviglioso. Ma dico a ciascuno di voi: cercare di cambiare il Tutto può essere difficile, quindi cambiate voi stessi. Guardate ogni fratello come voi stessi, senza distinzioni, senza alcun tipo di differenza.
Essi sono figli di Dio Padre/Madre tanto quanto voi. Non c’è nulla di diverso tra voi, solo scelte diverse.
Pensateci. E c’è ancora tempo. Anzi, c’è sempre tempo.
Traduzione Wanderson De Oliveira Souza
Revisione Filippo Pollini