Cari figli del mio grembo! IO SONO GAIA!
Molti si chiedono perché sulla mia superficie stiano accadendo tante cose non proprio positive. Posso assicurarvi che nulla accade senza una ragione. Ogni pezzo del mio suolo ha una storia, ha vite che sono state vissute o che stanno ancora accadendo, ma soprattutto contiene energie, vecchie energie che hanno bisogno di essere trasmutate.
Ogni punto del mio terreno ha una storia; può essere una storia vuota, una storia senza compagnia, una storia senza accesso umano, ma per la maggior parte camminiamo insieme: io e l’uomo. Sono molto generosa in ciò che restituisco all’uomo della terra. Il suo cibo, le sue verdure, i suoi ortaggi, la sua frutta, e io rispondo esattamente all’Amore emanato. Quando c’è rispetto per la mia pelle, che per voi è la vostra terra, io restituisco con più Amore, con abbondanza, frutti e cibi resistenti e gustosi.
Quando c’è solo l’intento di avidità, non importa a quale prezzo, sporcando la mia pelle, contaminando il mio corpo, restituisco nella stessa forma. No, non sono vendicativa, questa è la legge dell’universo: ciò che si semina si raccoglie. Quindi il sentimento che è stato piantato sarà raccolto più avanti. Perché oggi ci sono così tanti problemi nel vostro terreno, nei vostri raccolti, nelle vostre piantagioni, perché? Perché c’è un punto da ripulire. Arriva la pioggia, si alzano i fiumi, tutto viene allagato, per il mio piacere? Mai. Ma c’era bisogno di pulizia e solo le mie acque sono in grado di farlo.
Vi garantisco che molti di coloro che soffrono per queste catastrofi, come le chiamate voi, tornano poi a produrre in grande abbondanza, ma quelli che hanno saputo accettare il contrattempo; quelli che continuano a essere grati di avere una Terra da piantare. Coloro che si limitano a bestemmiare, che emanano solo rabbia, che emanano odio per ciò che è accaduto, non avranno nulla, perderanno tutto, affinché imparino che le Leggi dell’Universo e le Leggi di questo pianeta sono in vigore.
Nulla arriva senza un ritorno. E non intendere questo, ancora una volta lo ripeto, come una punizione; è la Legge del Ritorno, ciò che si fa si riceve. Oggi molte cose stanno cambiando sul mio suolo, nella mia carne. Molti di voi non vogliono rendersene conto, ma tutto fa parte di questo grande processo. Naturalmente state raccogliendo il raccolto di tutti gli squilibri che avete seminato, questo è un dato di fatto; ma molte cose che stanno accadendo alla mia pelle, alle mie acque, sono il frutto di questo grande processo che sto attraversando, il frutto della mia evoluzione.
Potrei dire che per voi questi saranno tempi molto difficili, perché ognuno avrà la sua parte di apprendimento, ognuno avrà la sua parte di esperienza del ritorno di ciò che ha seminato. Non ci sarà nessuna carestia; questo è qualcosa che vorreste far credere, che farò morire di fame l’umanità. Mai! C’è cibo per tutti. Se smettete di buttare via ciò che esce un po’ brutto dalle mie viscere, tutti avranno qualcosa da mangiare. Ma a voi è stato insegnato a buttare via, a sprecare tutto ciò che io genero con un po’ di bruttezza. E allora vi chiedo: la bruttezza per chi? Per chi ha determinato questo, per chi non sente la fame, perché chi sente la fame non si preoccupa dell’aspetto, vuole solo mangiare.
Allora non ci sarà più fame, ma per questo dovete credere, dovete essere convinti che c’è cibo per tutti. E non parlo di cibi di origine animale, questo è fuori discussione; si tratta di cibi che verranno dalla mia carne, dalla terra, adatti al nutrimento di ciascuno di voi. Cercate di sapere cosa mangiate, perché molti sono stati cambiati, non sono più quelli che ho prodotto io; e sono fatti per causarvi malattie, squilibri. Sono molto forti per la terra, per la produzione, per l’avidità, ma sono terribili per i vostri corpi.
Cominciate quindi a indagare, a fare attenzione a ciò che mangiate. Non mangiate nulla che sia stato modificato, mangiate cose che provengono dalla terra pura, senza alcun tipo di modifica, queste sì, vi garantisco che faranno molto bene ai vostri corpi, il resto è tenerli sempre malati. Quindi, figli del mio grembo, non guardatemi come un nemico, non guardatemi come colui che vi sta punendo. Io sto seguendo il mio cammino e ognuno di voi sta raccogliendo ciò che ha seminato in relazione a me stesso, all’Amore per il pianeta, all’Amore per la Terra.
Se questo non vi è mai passato per la mente, è il momento di cominciare a pensarci, perché più avanti, quando vi evolverà, la nostra collaborazione sarà costante e totalmente integrata: voi e io, io e voi. Non ci sarà il pianeta e non ci sarai tu, ci sarà un’integrazione, in cui prenderai da me tutto ciò di cui hai bisogno: cibo, energia, Luce, non importa, e io te lo darò con tutto il mio Amore e senza chiederti nulla in cambio.
Quindi imparate ad amarmi, imparate a rispettarmi e soprattutto imparate a prendervi cura di me, perché solo così sarete pronti per la prossima tappa nella Quinta Dimensione. Dimenticate l’avidità. Dimenticate l’abbondanza dell’energia del denaro. Pensate all’abbondanza di cibo per sfamare la fame di tanti che oggi non hanno nulla da mangiare a causa del totale squilibrio di chi non distribuisce il cibo. C’è cibo per tutti e ce n’è in abbondanza, ma finché vi limiterete a commercializzare, a fare soldi e a mostrare cibi sempre più belli, molti soffriranno la fame, perché il resto, il cibo che non fa parte della commercializzazione, viene buttato via, marcisce e un essere umano rimane affamato.
Dobbiamo imparare a camminare insieme, per iniziare la nostra collaborazione qui nella Terza Dimensione. Quindi, rispettate il mio suolo. Non tirate su le mie radici, sono lì per mantenere tutto questo equilibrio, ma voi le tirate su, contaminate la mia pelle, contaminate le mie acque, per cosa? Per uno scopo totalmente rivolto a coloro che hanno dominato questo pianeta.
Scavare nelle mie viscere per trovare pietre che loro hanno inventato essere preziose. Tutto nelle mie viscere ha lo stesso valore, niente è migliore, niente è più costoso; tutto ha lo stesso valore. Ma l’avidità vi ha insegnato a distruggere le mie viscere, a uccidere per esse, a contaminare e uccidere i vostri fratelli con sostanze di cui non potranno mai liberarsi. È questa la strada che volete percorrere per raggiungere la Quinta Dimensione?
Non vi proibisco di usare i cristalli che produco, sono stati creati proprio per questo scopo, perché li usiate, per il vostro equilibrio, per il vostro radicamento, ma non per avidità, non per mettervi in mostra. Non usate le mie pietre come ornamento, le mie pietre sono per l’equilibrio, sono per voi per far sì che la nostra partnership si formi. Rispettate le mie pietre. Ricordate sempre che ogni pietra che usate come artificio è stata presa da qualcun altro e in che modo? Legalmente o con la schiavitù? E che fine hanno fatto le mie viscere? Le pietre che produco, se ognuno di voi ne prendesse un pezzo per sé, ce ne sarebbero ancora in abbondanza, ma non è così che si fa.
Quindi abbiate rispetto per le mie pietre. Non usatele come decorazioni. Qui c’è la mia energia, qui c’è un pezzo del mio corpo che state usando solo per mostrarvi belli. E cosa vi porta questo, vi chiedo? L’esibizione, l’esposizione di poter avere qualcosa che la stragrande maggioranza non può avere. E per cosa, per quale scopo? Quindi, rispettate le mie pietre. Rispettate ogni cristallo che tenete tra le mani. Se non li usate, restituiteli a me, rimetteteli nel mio terreno, ed essi rigenereranno la loro funzione.
Non gettateli nella spazzatura, non abbandonateli, se non li volete metteteli nella mia terra e tutto tornerà da dove è uscito; quell’energia tornerà a me. Imparate, figli del mio grembo, a rispettare il mio corpo, la mia aria e le mie acque. Solo così ognuno di voi percorrerà efficacemente il cammino verso la Luce. Non si tratta di un percorso separato in cui si deve tenere conto solo dell’Amore per gli altri; è l’Amore per la terra, è l’Amore per il pianeta, è l’Amore per gli altri che deve essere promosso e vissuto, con rispetto e sempre più con la certezza che saremo sempre insieme, ma che questa collaborazione dipende più da voi che da me.
